Domenica 19 luglio sono riprese le ricerche archeologiche presso il sito di Casera Staulanza, a breve distanza dall’omonimo passo, nel comune di Zoldo Alto. Gli scavi, iniziati nel 2011, stanno portando alla luce le labili tracce lasciate dai primi gruppi di cacciatori-raccoglitori preistorici che si sono inoltrati in questo territorio dopo l’ultima glaciazione. Si tratta dei manufatti in pietra scheggiata (selce), utilizzati per la realizzazione delle armi da caccia e per le attività quotidiane (macellazione delle prede, lavorazione delle pelli e del legno, ecc.). Le analisi preliminari condotte su oltre un migliaio di manufatti recuperati durante le precedenti campagne di scavo, hanno permesso di datare questa occupazione alla fase finale del Paleolitico superiore (ca. 13-12.000 anni fa). Si tratterebbe dunque di popolazioni più antiche rispetto a quelle che hanno frequentato il sito di Mondeval de Sora, attribuibili al Mesolitico (9-8.000 anni fa). La prosecuzione delle ricerche e delle analisi di laboratorio permetterà di approfondire le conoscenze sugli antichi abitanti delle Dolomiti, di ricostruire le loro capacità tecniche e comprendere i loro itinerari di spostamento sul territorio.
Le ricerche sono condotte dall’Università di Ferrara e finanziate dall’Associazione Amici del Museo di Selva di Cadore e dal Comune di Selva di Cadore. Durante lo svolgimento della campagna di scavo (fino al 4 agosto, domeniche escluse) è possibile visitare il sito e osservare gli archeologi al lavoro. Sabato 1 agosto è prevista una visita guidata, con ritrovo alle ore 15.00 nel parcheggio di Malga Staulanza.